Volo di note

Secondo una plurisecolare tradizione, la camera nella quale – a Nazareth in Galilea – la Vergine Maria nacque, fu educata e ricevette l’annuncio dell’ Arcangelo Gabriele era divenuto un piccolo santuario biblico, caduto in mano dei musulmani: per tale motivo questo venne traslato prima a Tarsatica in Dalmazia (1291), poi nella selva di Recanati e infine a Loreto (Ancona) nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294. La credenza popolare ha poi attribuito alla “mano di angeli” il trasporto a Loreto della Santa Casa.
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Papa Benedetto XV, accogliendo i desideri dei piloti della prima guerra mondiale (1914-1918), proclamò la Madonna di Loreto Celeste Patrona di tutti gli aviatori con il Breve Pontificio del 24 marzo 1920: il Santo Padre approvò anche la formula di benedizione degli aerei (costituita da tre orazioni speciali in cui si implora Dio affinché l’aereo serva alla sua gloria e al bene dell’umanità, si fanno voti di incolumità per coloro che se ne servono e si implora che la Vergine Maria e l’Angelo del Signore accompagnino i trasvolatori e li facciano arrivare incolumi alla meta) che fece inserire nel Rituale Romano. Il 12 Settembre 1920 si svolse dunque a Loreto una cerimonia religioso-patriottica per la proclamazione della Madonna di Loreto a Patrona e il 28 marzo 1923 venne ufficialmente fondata la Regia Aeronautica quale Forza Armata.
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Da allora, in tutti i Reparti si venera la Virgo Lauretana e ogni anno l’ Aeronautica Militare celebra tale legame particolare in varie occasioni.
Sabato 19 luglio 2014, per esempio, si è tenuto – grazie al patrocinio del Comune di Loreto e, soprattutto, all’instancabile impegno dei “ragazzi” della sezione “Gen. Giulio Douhet” * dell’ Associazione Arma Aeronautica – un bellissimo concerto intitolato Volo di note 2014.
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Dopo aver ascoltato i generosi e giovanissimi musicisti della Fanfara del Comando 1 Regione Aerea di Milano, diretti dal 1° Maresciallo Luogotenente Orchestrale Antonio Macciomei, siamo stati contagiati da tanto entusiasmo e gioiosità che stavamo per scrivere un titolo affettuosamente irriverente del tipo “Concerto della madonna in piazza della Madonna”, ma – state tranquilli – non lo scriverò. 😉
Scriverò soltanto che le note si sono librate in volo dai loro strumenti con tale eleganza e potenza da riempire una piazza grandissima sconfiggendo eco, rumori di vario genere, brusii, problemi di acustica di non poco conto…
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Scriverò soltanto che è stato emozionante vedere tanta gente battere le mani per tenere il tempo della bellissima Marcia d’ordinanza, che il Capitano della Regia Aeronautica Alberto Di Miniello – primo direttore del Corpo Musicale della Regia Aeronautica – compose nel 1937 ispirandosi al noto balletto “Amor” di Romualdo Marenco (un ballo kolossal in 2 atti e 16 scene che aveva riscosso un enorme successo sin dal suo debutto a La Scala di Milano nel 1886: 614 esecutori di cui 72 ballerine, 32 ballerini, 64 mimi, 48 corifee, 48 allieve, 350 comparse, 3100 costumi, 8000 oggetti, 12 cavalli, 2 buoi e un elefante).
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Scriverò solamente che è stato emozionante tornare fanciulla ascoltando le note della bellissima marcia sinfonica non priva di toni militareschi “Casertana” del M° Michele Lufrano** eseguite da musicisti tanto capaci quanto giovani, diretti dal sereno e determinato sorriso del Sergente Antonio Quaranta (apprezzato vice direttore).
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Scriverò soltanto che è stato emozionante ritrovarsi improvvisamente all’inizio degli Anni Venti – nel bel mezzo di un mercato persiano e in abiti principeschi – a danzare per amore di un califfo che passa con la sua carovana di guerrieri in groppa ai loro cammelli tutti bardati e circondata da giocolieri, incantatori di serpenti e mendicanti che chiedono l’elemosina con la loro tipica cantilena “Bakshish bakshish Allah empshi empshi” e poi improvvisamente sola e triste nel mercato ormai deserto di Albert William Ketèlbey…
Scriverò soltanto che è stato emozionante tornare ancora più indietro nel tempo – alla fine dell’Ottocento – e ritrovarsi seduta in un accampamento Lakota a sentire il discorso di un capo che si dice profondamente preoccupato dell’arrivo di tanti visi pallidi nel continente americano e contemporaneamente in mezzo a qualche sfarzoso ballo in una tenuta di qualche ricco latifondista degli Stati Confederati o durante una battaglia della Guerra d’Indipendenza o della Guerra di Secessione: merito della Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák e della saggia direzione del 1° Maresciallo Luogotenente Orchestrale Antonio Macciomei.
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ma anche dei timpani di Francesco Alemanno.

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Gli stessi timpani che ti fanno volare lontano lontano fino all’Europa del Nord nel XII secolo in mezzo a tanti nobili cavalieri medievali: suggestioni evocate dai “Carmina Burana” di Carl Orff.
…E pensare che questi giovanotti un po’ “scanzonati” non mi avevano ispirato grande fiducia nel loro talento musicale, mentre li osservavo scaricare i loro strumenti sul sagrato della Basilica della Santa Casa nella Piazza della Madonna di Loreto: mi sono dovuta ampiamente ricredere constatando un gran talento ed energia da vendere nei percussionisti Antonio Quaranta e Francesco Alemanno (Sergenti), Paolo Gravante (Aviere Capo) e Ferdinando Russo (1° Aviere Scelto, che solitamente suona la tromba!).
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Scriverò soltanto che è stato emozionante ritrovarsi nella Cuba degli Anni Cinquanta del Novecento, ma forse mi confondevo col Messico dei mariachi per colpa della “Conga del Fuego Nuevo” di Arturo Marquez e per merito del trombone ospite Giuseppe Boccucci, della tromba solista del Primo Aviere Fabio De Sario e del “piccolo” clarinetto in Mi bemolle del Primo Aviere Stefano Bove.
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Scriverò soltanto che è stato emozionante volare verso nord, superare i confini tra il Messico e il Nuovo Messico e dirigersi verso le Montagne Rocciose andando a ritroso nel tempo fino al 1862: può accadere se il flauto traverso dell’Aviere Scelto Irene Guido, il corno del 1° Aviere Angelo Ferraro e dell’ospite Martino Torquati, i clarinetti del Sergente Domenico Carratta e dell’Aviere Capo Ippazio Urro, la tromba dell’Aviere Capo Michelangelo Scarano e l’intera classe dei sassofoni della Fanfara del Comando 1^ Regione Aerea intonano le colonne sonore di “Once Upon A Time In The West” e di “The Good, The Bad And The Ugly” (composte dal Maestro Ennio Morricone e arrangiate da Johan De Meij nel suo medley “Moment for Morricone”) accompagnati dalla voce della mezzosoprano Lauren Holden…
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Scriverò soltanto che è stato emozionante ascoltare la voce di questa giovanissima mezzosoprano britannica cantare “New York, New York” e riuscire ad “arrivare” nei cuori di tutti gli spettatori nella grande Piazza della Madonna di Loreto, coprendo persino il rumore dell’acqua della fontana e mettendo a tacere i brusii del pubblico.
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Scriverò soltanto che è stato emozionante non riuscire a trattenere i piedi e lasciarli danzare al ritmo di “Ran kan Kan” di Tito Puente, “Quizas Quizas Quizas” di Osvaldo Farres e “Mambo Inn” di Mario Bauza – raccolti nel medley “Cuban sound” di Giancarlo Gazzani – dettato dagli ottimi percussionisti già citati, dalle trombe del Sergente Giuseppe D’Alessio, del 1° Aviere Scelto Antonio Bucci, dell’Aviere Capo Michelangelo Scarano e del 1° Aviere Fabio De Sario, dai tromboni dell’Aviere Scelto Innocenzo Fasano e degli eccezionali ospiti Giuseppe Boccucci e Daniele Guerrucci, dai sassofoni dei Sergenti Alessio Nicola Scalera e Carmine Aufiero e degli Avieri Samuele Cupellaro, Gaetano Pazienza e Antonio Potenza, dall’Euphonium del Sergente Antonio Damiano Manzari, dal Basso Tuba del Sergente Angelo Messina, dai clarinetti di Stefano Bove, Domenico Carratta, Daniele Simoniello, Ippazio Urro, Francesco Liquori, Alessia Rizzato, Domenicantonio Renzulli, Pasquale Piscitiello e Nicolò Molinini.
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Scriverò soltanto che è stato emozionante tornare nel tempo presente e nel luogo reale per assistere alla consegna di una targa ricordo da parte del Colonnello Giovanni Santilli – Presidente della sezione “Generale Giulio Douhet” di Loreto dell’Associazione Arma Aeronautica – al 1° Maresciallo Luogotenente Orchestrale Antonio Macciomei, che dirige con maestria i giovani musicisti della Fanfara del Comando 1^ Regione Aerea dopo una lunga esperienza da musicista nella Banda Musicale dell’Aeronautica Militare.
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Scriverò soltanto che è stato emozionante oltre ogni aspettativa cantare insieme a ciascuno di loro “Il canto degli Italiani” di Michele Novaro, che compose e scrisse l’inno nazionale della Repubblica Italiana basandosi su un poemetto di Goffredo Mameli, nella pregevole trascrizione del M° Fulvio Creux.
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Se volete emozionarvi anche voi, eccovi il resoconto filmato dell’intera esibizione musicale.

Il bello di essere blogger piuttosto che giornalista dipendente di qualche testata sta nel poter ringraziare questi talentuosi e generosi giovani musicisti, nel poter fare a tutti e a ciascuno di loro complimenti vivissimi e nel poterli salutare uno per uno con una vibrante stretta di mano e un vigoroso abbraccio.

P.s.: Non accusatemi di non possedere il dono della sintesi: io ve l’avevo detto che era stato un “concerto della madonna” in piazza della Madonna.

* douhet_g Giulio Douhet (Caserta, 30 maggio 1869 – Roma, 15 febbraio 1930) è stato un generale italiano, teorico della guerra aerea. Nel 1921 pubblicò il trattato “Il dominio dell’aria” che ebbe una grande influenza sui contemporanei ed ancora oggi è oggetto di studi di ambito aeronautico-militare.
http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Douhet#Biografia
** cache_2420014208 Michele Lufrano (Sant’Arcangelo, 15 aprile 1915 – Noci, 17 febbraio 1996) è stato un compositore e direttore d’orchestra. Lufrano. Egli imparò da bambino a suonare la tromba ed esordì nel glorioso Concerto Bandistico di Squinzano, allora diretto da Gennaro Abbate, e ne divenne poi vice direttore e – alla morte di Abbate – direttore. È stato direttore di varie Bande “da giro” molto importanti nel panorama delle bande civili italiane: Banda Sant’Arcangelo (1938), Storico Complesso Musicale “G. Tito” di Valsinni (1940), Banda di Cepagatti, Banda Città di Chieti, Banda musicale di Gravina in Puglia, Grande Orchestra di Fiati e Percussioni “Città di Manduria”, Filarmonica “Città di Campana Teano”, Banda Musicale “Giacomo Puccini” Carovigno (1950), Banda di Guardiagrele, Orchestra di Fiati “Fedele Fenaroli” Città di Lanciano (1952-1956 e 1960-1962), Grande Orchestra di Fiati “Giacchino Ligonzo” Città di Conversano (1957-1959), Banda Musicale Città di Mottola (1961-1963), Associazione Banda di Castellana Grotte (1964-1965), Associazione Musicale “Giuseppe Verdi” di Francavilla Fontana (1966-1978) e Banda di Pescara (1983-1988). Ha diretto per anni la Banda Militare del 2 ° reggimento di fanteria, all’epoca di stanza nella provincia di Arezzo.
http://nl.wikipedia.org/wiki/Michele_Lufrano

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