Insediamento degli Eccellentissimi Capitani Reggenti della Serenissima Repubblica di San Marino – Cerimonia del 1 ottobre 2013

Nella fredda mattinata del 12 dicembre 1243,  Filippo da Sterpeto e Oddone Scarito furono chiamati – con il titolo di Consules, che si richiamava ai supremi magistrati dell’antica Roma repubblicana – ad amministrare la giustizia in qualità di Capitani Reggenti della Serenissima Repubblica di San Marino.  Dopo sei mesi il Consiglio Grande e Generale della Repubblica elesse i loro successori, poichè in tale limite di tempo era stato fissata la durata del loro Alto Mandato.  Ogni anno, da allora, si svolge a San Marino – nel primo giorno del mese di aprile e del mese di ottobre –  la Cerimonia di Insediamento dei Capitani Reggenti, festa nazionale che richiama un gran numero di capi di stato, autorità civili, militari e religiose e turisti da ogni parte del mondo. Tale regola è stata quasi sempre rispettata nel corso dei secoli, tranne che per la successiva assegnazione della funzione amministrativa alla Reggenza, per la modifica dei titoli che – dalla fine del XIII secolo – identificavano come Capitano e Difensore i due Reggenti in carica per poi divenire entrambi Capitani e per l’istituzione del Sindacato della Reggenza nel 1499, che può essere attivato – al termine del loro mandato semestrale – da qualsiasi cittadino che abbia obiezioni circa l’operato dei Capitani. Essi presiedono il Consiglio Grande e Generale, il Consiglio dei XII e il Congresso di Stato. Ogni loro decisione deve essere presa di comune accordo ed entrambi hanno diritto di veto uno sull’altro. Nel XVI secolo, come ulteriore garanzia contro eventuali tentazioni di accentramento di potere da parte degli Eccellentissimi, fu aggiunta la norma che stabilisce la loro non rieleggibilità per tre anni dalla scadenza del loro Alto Mandato. Durante il buio periodo della cosiddetta “occupazione alberoniana” – che durò dal 17 ottobre 1739 al 4  febbraio 1740 – la cerimonia di insediamento dei capitani reggenti non ebbe luogo e si svolse soltanto dopo la liberazione dei sammarinesi il 5 febbraio 1740 per poi riprendere la regolare cadenza semestrale. Il primo giorno di aprile del 1981 Maria Lea Pedini divenne il primo Capitano Reggente donna e da allora vige la regola della parità dei sessi.  Pochi giorni prima dell’effettivo insediamento, i cittadini sammarinesi hanno udito nuovamente l’antico proclama provenire dal balcone di Palazzo Pubblico: «Per ordine dell’Eccellentissima Reggenza pro tempore, annuncio al popolo della libera terra di San Marino, che il Consiglio Grande e Generale, nella seduta odierna, invocata l’assistenza del nostro glorioso Patrono, per la salute e la libertà perpetua della nostra antica Repubblica, ha eletto capitani reggenti, per il semestre 1 ottobre 2013 – 1 aprile 2014, i signori Gian Carlo Capicchioni e Anna Maria Muccioli.»  seguito dall’inno nazionale eseguito dalla Banda Militare della Repubblica di San Marino, secondo un antico cerimoniale.

Assolutamente immutato nel corso di questi settecentosettanta anni è rimasto anche lo svolgimento della “Cerimonia di insediamento degli Eccellentissimi Capitani Reggenti”, che fedelmente qui riportiamo per gentile concessione del Guardia del Consiglio Grande e Generale della Serenissima Repubblica di San Marino:

«ORE 9,30
I Corpi Militari della Guardia del Consiglio Grande e Generale , della Compagnia Uniformata delle Milizie e della Banda Militare della suddetta Compagnia, in alta uniforme, si schierano sul Piazzale antistante l’Ara dei Volontari, con i rispettivi picchetti Bandiera. Il Reparto in alta uniforme della Guardia di Rocca Artiglieria con picchetto bandiera, parte dal proprio Quartiere e si reca in marcia sul piazzale antistante l’Ara dei Volontari, ove si schiera unitamente agli altri Corpi posizionandosi dopo la Guardia del Consiglio Grande e Generale.

ORE 9,45
I Corpi Militari, preceduti da due Agenti di Polizia Civile e da due Gendarmi in alta uniforme muovono alla volta della Piazza della Libertà, accompagnati dal rullo di tamburo della Banda, nel seguente ordine:

• Banda Militare
• Compagnia Uniformata delle Milizie
• Guardia del Consiglio Grande e Generale
• Guardia di Rocca Artiglieria

ORE 9,50
I Corpi Militari si schierano sulla Piazza della Libertà. Il picchetto Bandiera della Guardia del Consiglio Grande e Generale fa ingresso nell’atrio del Palazzo Pubblico, dove è schierato un picchetto del Nucleo Uniformato della Guardia di Rocca in alta uniforme.
Cerimonia dell’ Alza Bandiera.
Un picchetto della Guardia di Rocca Nucleo Uniformato , in alta uniforme, si trova a Palazzo Valloni.

ORE 10
Al termine dell’alza Bandiera i Corpi Militari ritornano , nello stesso ordine, accompagnati da una marcia eseguita dalla Banda Militare, sul Piazzale antistante l’Ara dei Volontari per attendere la partenza del Corteo dei nuovi Capitani Reggenti da Palazzo Valloni.
Ai lati del portone di Palazzo Valloni prestano servizio d’onore due Gendarmi in alta uniforme.

ORE 10,15
Nella Sala delle Udienze di Palazzo Valloni prestano servizio d’onore, ai lati del Seggio Reggenziale, due Ufficiali subalterni della Guardia del Consiglio Grande e Generale in alta uniforme. Militari della Guardia di Rocca Nucleo Uniformato potranno
essere dislocati, per esigenze di cerimoniale o di controllo di accesso alle sale delle cerimonie all’interno di Palazzo Valloni.

ORE 10,40
Il Comandante Superiore delle Milizie e l’Ufficiale di Ordinanza si trovano a Palazzo Pubblico per attendere l’arrivo dei Capitani Reggenti eletti.
Gli Ufficiali del Congresso Militare e gli Addetti allo Stato Maggiore invitati alla Cerimonia, potranno partecipare, prendendo posto sulla base delle disposizioni contenute nel Cerimoniale dello Stato e nell’invito.

ORE 10,40
Al cenno dell’Addetto al Cerimoniale, i Corpi Militari muovono dal Piazzale antistante l’Ara dei Volontari e si schierano lungo Contrada Omerelli, a partire dall’imbocco sulla Piazzetta del Titano, nel seguente ordine:

• Due Agenti Polizia Civile
• Due Gendarmi in alta uniforme
• La Banda Militare
• La Compagnia Uniformata delle Milizie
• La Guardia del Consiglio Grande e Generale che apre le proprie file per accogliere il Corteo dei nuovi Capitani Reggenti.

ORE 10,45
Partenza del Corteo dei nuovi Capitani Reggenti da Palazzo Valloni alla volta del Palazzo Pubblico.
Chiude il Corteo un picchetto di Guardia di Rocca Uniformata in alta uniforme.
Durante il tragitto la Banda Militare esegue una marcia.
All’arrivo sulla Piazza della Libertà. La Banda Militare e la Compagnia Uniformata delle Milizie si schierano sul lato destro della Piazza arrivando e la Milizia presenta le armi al passaggio del Corteo Reggenziale mentre la Guardia del Consiglio Grande e Generale accompagna lo stesso fino alla porta centrale del Palazzo.

ORE 10,50
Dopo una breve sosta, si riforma il Corteo Reggenziale alla volta della Basilica del Santo.
I Corpi militari, nel frattempo, avranno eseguito opportuni movimenti di conversione della Colonna, di modo che il Corteo si ritrovi nello stesso ordine dell’arrivo con la Guardia del Consiglio a file aperte di fronte all’arcata centrale del porticato del Pubblico Palazzo.
Il Comandante Superiore delle Milizie e le altre Autorità militari prendono posto nel Corteo dopo il Corpo Diplomatico e Consolare di San Marino.
La Banda Militare esegue una marcia.

ORE 10,55
Il Corteo raggiunge la Basilica del Santo.
La Banda Militare, si schiera a destra del Piazzale antistante al sagrato arrivando, la Compagnia Uniformata delle Milizie si schiera a sinistra e presenta le armi al passaggio del Corteo Reggenziale.
La Guardia del Consiglio Grande e Generale si ferma al portone centrale della Basilica mentre il Corteo prosegue all’interno.
Dopo che le Autorità civili hanno preso posto, la Guardia del Consiglio Grande e Generale accede alla Basilica e si schiera nella navata centrale sui due lati mentre il picchetto della Guardia di Rocca Nucleo Uniformato entra a sua volta e si schiera davanti al portone centrale. La Compagnia Uniformata delle Milizie, e la Banda Militare fanno rientro nell’atrio del Palazzo Pubblico e, al termine della funzione religiosa, riprenderanno posto sul sagrato della Basilica, per la formazione del Corteo
L’ingresso in Basilica della Banda Militare è subordinato alla disponibilità di spazio in ragione della affluenza degli invitati.
Ai lati del Trono Reggenziale prestano servizio d’onore due Ufficiali subalterni della Guardia del Consiglio Grande e Generale, mentre ai lati del
seggio dei nuovi Capitani Reggenti prestano servizio d’onore due Ufficiali
dei Corpi Uniformati in Alta Uniforme.
Il Comandante Superiore delle Milizie, l’Ufficiale di ordinanza e gli altri Ufficiali invitati prendono posto nell’abside.

ORE 11,30
Al termine del rito religioso, all’ordine dei Comandanti dei Reparti, si riforma il Corteo Reggenziale secondo la stessa disposizione di arrivo. Al suono di una marcia eseguita dalla Banda Militare, il Corteo muove dalla Basilica del Santo verso il Palazzo Pubblico presso il quale i Reparti eseguono gli stessi movimenti di schieramento già descritti nel precedente arrivo.
Il Comandante Superiore delle Milizie o suo delegato, accede alla Sala del Consiglio Grande e Generale e prende posto nella poltrona assegnata. Gli Ufficiali Superiori in uniforme e l’Ufficiale di Ordinanza trovano posto nella Sala del Consiglio, in piedi, nello spazio attiguo all’ingresso, mentre gli Ufficiali Superiori in abito civile accedono alla Tribuna.
Nella Sala del Consiglio Grande e Generale prestano servizio d’onore, ai lati del Trono Reggenziale, due Ufficiali subalterni della Guardia del Consiglio Grande e Generale e ai lati del seggio dei nuovi Capitani Reggenti due Ufficiali subalterni dei Corpi Uniformati in Alta Uniforme. I
Corpi militari, al termine dell’ingresso degli invitati, si portano nell’atrio del
Palazzo Pubblico ove è già schierato il picchetto del Nucleo Uniformato della Guardia di Rocca.
Al cenno dell’Addetto al Cerimoniale, la Banda Militare si porta sul ballatoio antistante la porta di accesso alla Sala del Consiglio, mentre i Corpi militari restano schierati nell’atrio del Palazzo stesso.
Nel preciso istante in cui avviene il passaggio delle Insegne del potere, la Banda Militare esegue l’Inno Nazionale mentre i Corpi militari presentano le armi.

ORE 12,30
Terminata l’esecuzione dell’Inno Nazionale, la Banda Militare si riporta nell’atrio e unitamente agli altri Corpi militari si schiera sulla Piazza della Libertà per la ricostituzione del Corteo Reggenziale che si disporrà secondo l’ordine precedentemente stabilito.
Il Corteo Reggenziale muove da Palazzo Pubblico verso Palazzo Valloni al suono di una marcia eseguita dalla Banda Militare che si schiera a destra arrivando, lungo il muro di Contrada Omerelli. La Compagnia Uniformata delle Milizie si schiera a sua volta sullo stesso lato, dietro la Banda Militare e presenta le armi.
La Guardia del Consiglio Grande e Generale si ferma davanti alla porta di Palazzo Valloni mentre il Corteo Reggenziale accede all’interno del Palazzo.
Il Comandante Superiore delle Milizie, accompagnato dall’Ufficiale di ordinanza e tutti gli altri Ufficiali invitati, accedono a Palazzo Valloni per rendere omaggio ai nuovi Capitani Reggenti.

Dopo l’ingresso degli invitati i Corpi militari effettuano un movimento di contromarcia e ritornano sulla Piazza della Libertà dove ha luogo la cerimonia dell’Ammaina-Bandiera secondo le stesse modalità precedentemente descritte.

Al termine dell’Ammaina-Bandiera, i picchetti Bandiera della Guardia del Consiglio Grande e Generale e della Compagnia Uniformata delle Milizie rientrano nei ranghi ed i Corpi militari, nello stesso ordine di arrivo, si riportano al Piazzale antistante l’Ara dei Volontari, accompagnati da una marcia eseguita dalla Banda Militare e, dopo l’ordine di scioglimento dei Reparti, fanno rientro nei rispettivi Quartieri.

Il Reparto della Guardia di Rocca Artiglieria rientra invece direttamente nel proprio Quartiere senza ritornare all’Ara dei Volontari.»

Assistere a questa storica cerimonia è stato un emozionante “privilegio” che desidero condividere con tutti coloro che avrebbero voluto essere lì e non hanno potuto mettersi in viaggio http://youtu.be/ZYTj66y8dxg

Dall’attimo in cui, il 1 ottobre 2013 – cui fa riferimento tale filmato – abbiamo ascoltato le note dell’Inno Nazionale della Repubblica di San Marino eseguite in forma solenne dalla Banda Militare, gli Eccellentissimi Gian Carlo Capicchioni e Anna Maria Muccioli ricoprono dunque la carica di Capitani Reggenti, massima magistratura della Repubblica, ed esercitano collegialmente e con reciproco diritto di veto la funzione di Capo di Stato e di Governo: 1) Sono un organo di garanzia costituzionale super partes, rappresentano l’unità nazionale e presiedono e vigilano sulle attività di tutti gli altri organi politici della Repubblica. 2)  Presiedono il Consiglio Grande e Generale, convocano e coordinano il Congresso di Stato e presiedono il Consiglio dei XII, la Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia, il Consiglio Giudiziario, il Magistero di Sant’Agata e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale; dispongono lo scioglimento del Consiglio Grande e Generale, quando questo non riesca ad esprimere una maggioranza, ed effettuano le consultazioni per incaricare un nuovo governo oppure per convocare i comizi elettorali; promulgano le leggi ed esercitano il potere legislativo in caso di necessità o di urgenza tramite l’emanazione di Decreti Reggenziali, che devono essere ratificati entro tre mesi dal Consiglio Grande e Generale, a pena di decadenza.
Le funzioni e la ridotta durata del mandato reggenziale derivano direttamente dalle istituzioni dell’antica Roma repubblicana, retta da due Consules (come si chiamavano in origine i Capitani Reggenti). Nel mondo si trovano due esempi soltanto vagamente simili: il Principato di Andorra – che è retto congiuntamente dal vescovo spagnolo di La Seu d’Urgell e dal Presidente della Repubblica francese – e la Svizzera, in cui durante il mandato governativo un ministro a turno esercita per un anno le funzioni di capo dello stato.
Alla Serenissima Repubblica di San Marino spetta dunque il primato mondiale di avere la più antica forma di governo democratico e repubblicano e il minor periodo di durata del mandato per il capo dello stato.

Per i più curiosi condivido gli elenchi, pubblicati su Wikipedia, degli Eccellentissimi Capitani Reggenti che hanno guidato la Repubblica di San Marino dal 12 dicembre 1243 al giorno d’oggi:

http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_capitani_reggenti_dal_1243_al_1499 ;l

http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_capitani_reggenti_dal_1500_al_1699

http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_capitani_reggenti_dal_1700_al_1899

http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_capitani_reggenti_dal_1900_al_1999

http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_capitani_reggenti_dal_2000

Infine, qualora qualcuno dei miei lettori aspirasse a diventare Capitano Reggente, ecco i requisiti necessari:

– essere Consigliere;
– età superiore ai 25 anni;
– cittadinanza sammarinese originaria (dalla nascita);
– non aver ricoperto il medesimo incarico nei 3 anni precedenti (è possibile essere eletti più volte).

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