TICO – TICO

“Tico-Tico no Farelo” era il titolo originale di un famoso chorinho (lamento) brasiliano composto da José Gomes de Abreu – in arte Zequinha – nel 1917: poiché il chitarrista brasiliano Américo Jacomino Canhoto (1889-1928) aveva già scritto un brano col medesimo titolo, Zequinha accettò di titolare la propria composizione “Tico tico no Fubà” nel 1931. Tico-Tico è, in realtà, il nome portoghese del Passero dal collare rosso (Zonotrichia capensis) molto diffuso sull’isola di Hispaniola e nelle aree centrali e meridionali del continente americano, dalla zona sudorientale del Mexico all’estremo sud della Terra del Fuoco: esso è famoso per le sue particolari vocalizzazioni, che sono state intensamente studiate soprattutto negli anni ’70 del XX secolo soprattutto da ornitologi del calibro di Paul Handford e Stephen C. Lougheed della Oshkosh University del Wisconsin, di Fernando Nottebohm della Rockefeller University di New York e di Pablo Luis Tubaro dell’Università di Buenos Aires. L’habitat ideale dello Zonotrichia capensis, detto appunto Tico-Tico in Brasile, Copeton in Colombia e Chingolo nelle restanti aree americane di lingua spagnole, risulta essere spesso assai vicino ai luoghi di residenza degli esseri umani ed anzi queste due specie viventi entrano spesso in contatto tra loro: nel caso descritto da questo chorinho di Zequinha il Passero dal collare rosso è andato a rubacchiare un po’ di farina di mais, che in Brasile viene appunto chiamata anche “Fubá”. “Tico -Tico no Fubá” significa semplicemente Passerotto nella farina di mais. Il testo originale in portoghese della canzone è stato scritto da Aloysio De Oliveira: <<O tico tico tá, tá outra vez aqui, o tico tico tá comendo o meu fubá. Se o tico tico tem, tem que se alimentar, que vá comer umas minhocas no pomar. O tico tico tá, tá outra vez aqui, o tico tico tá comendo o meu fubá. Eu sei que ele vem viver no meu quintal,e vem com ares de canário e de pardal. Mas por favor tira esse bicho do celeiro, porque ele acaba comendo o fubá inteiro. Tira esse tico de lá, de cima do meu fubá. Tem tanta fruta que ele pode pinicar. Eu já fiz tudo para ver se conseguia. Botei alpiste para ver se ele comia. Botei um gato um espantalho e um alçapão, mas ele acha que o fubá é que é boa alimentação.>> La traduzione in lingua italiana dovrebbe essere pressappoco questa: <<Il Tico-Tico è di nuovo qui e si sta mangiando la mia farina di mais. Il Tico-Tico tico dovrebbe andare a mangiare i vermi nel frutteto invece sta mangiando la mia farina di mais. E’ venuto ad abitare nel mio cortile con un’aria mite e innocua da canarino e da passerotto…ma dobbiamo rinchiuderlo presto nel fienile altrimenti finirà per mangiare tutta la farina di mais. Dai, forza! Prendi questo Tico-Tico che è lì, sopra la mia farina di mais. Ho fatto di tutto per tentare di tenerlo lontano: ho messo becchime, ma non l’ha mangiato. Ho provato con un gatto, uno spaventapasseri e una botola, ma a quanto pare esso preferisce la farina di mais.>>

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La prima registrazione di questo brano venne eseguita dall’ Orquestra Colbaz per l’etichetta discografica Columbia (22029 , 1931) ed è stato poi inciso da numerosi artisti famosi: colei che ha reso popolare “Tico-Tico no fubà” a livello internazionale furono indubbiamente Carmen Miranda, che l’ha eseguito nel film Copacabana ( 1947), ) e Ray Conniff. Nel 1952 la Compagnia Cinematogràfica  Vera Cruz ha prodotto un film col medesimo titolo, con Anselmo Duarte nei panni del protagonista principale. Nel film Saludos Amigos (1942) della Walt Disney è stata inserita nella colonna sonora della parte chiamata “Aquarela do Brasil”; successivamente è stata utilizzata nelle colonne sonore dei film Bathing Beauty (1943) e Radio Days (1987). Questa canzone viene utilizzata abbastanza nel mondo televisivo, come ad esempio vari episodi del cartone animato belga Kabouter Wesley o la pubblicità canadese di uno spot pubblicitario eseguita da James Booker con la Band di Jerry Garcia o la pubblicità di una marca di vernici. Una registrazione famosa è stata fatta da Ethel Smith all’organo Hammond negli anni ’30, da The Andrew Sisters nel 1944 e dal chitarrista di flamenco Paco de Lucía nel 1967.

Tico-Tico no Fubà è entrato a far parte del repertorio di alcune bande militari italiane già da tempo: questa che vi proponiamo è l’ultima che ci è capito di ascoltare, ballando sul posto, è quella eseguita dalla Fanfara del III Battaglione Carabinieri “Lombardia”, diretta dal Maresciallo Andrea Bagnolo, in occasione del concerto che si è tenuto presso il Teatro Villoresi di Monza venerdì 29 novembre 2013: magari riusciranno a salvare la farina di mais dalla voracità del Passero dal collo rosso! In realtà sono riusciti ad attirare molti ospiti paganti allo scopo di sostenere le spese che l’Associazione Vittime del Dovere dovrà affrontare per aprire un Centro di ascolto e sostegno psicologico per i militari italiani reduci dalle missioni di pace, per le famiglie dei rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine caduti in servizio e per i medesimi militari rimasti feriti o invalidi in conseguenza della quotidiana battaglia che essi sostengono contro la criminalità comune e organizzata e contro il terrorismo sia in Italia sia all’estero.

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